Dopo gli eventi di episodio I Anakin è diventato un padawan, ed Obi-Wan è il suo maestro. Incredibilmente dotato, non riesce però a stemperare il suo comportamento, disubbidendo spesso al maestro ed alle regole degli Jedi. E ignora un’altra regola quando lui e Obi-Wan vengono assegnati alla protezione di Amidala, cphe non è più Regina ma senatrice, e se ne innamora. Con l’invasione di Naboo, la Repubblica è sul piede di guerra, e viene deciso di creare un esercito, un esercito di cloni che la difenderanno dagli attacchi esterni, e che saranno sotto il controllo del Senato. Forse.
Ani… oh mio piccolo Ani, come sei cresciuto! Tua madre è molto orgogliosa di te.
Migliorano ancora il livello grafico e l’audio fa sobbalzare sulla poltrona. Ma, ahimè, questo è tutto. La storia è stiracchiata, è, citando Bilbo, come burro su troppo pane. C’è poco da raccontare sul lato storia, se non la fabbricazione e l’impiego dei cloni in guerra, che nel futuro saranno i trooper dell’Impero, e tutto nasce da una frase di Obi-Wan in episodio IV: ‘ai tempi della guerra dei quoti’ (cloni in originale). Per giustificare la lunghezza del film viene aggiunto il romanzo ‘I Promessi Sposi’, con Renzo-Anakin e Lucia-Padmé, e anche con il Lago di Como. Ci avviciniamo sempre più alla sezione FilmSConsigliati.
Titolo Originale: Star Wars: Episode II – Attack of the Clones
Durata: 2 ore e 22 minuti
Sito Ufficiale: starwars.com